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lunedì 24 settembre 2012

THE RED LIST #Johana

















Prima o poi scoprirai di essere nella RED list di Johana, o di una sua amica.


Johana, questo è il suo nickname, ha una storia con Davide.
Davide è un medico cinquantenne mediamente fedele alla moglie che non è Johana. Quantomeno leale, le dice ogni volta di là dal monitor prima di domandarle di fargli uno di quei giochini che lo soddisfano in quattro e quattro otto. O anche due e due quattro.
Joahana prende atto della richiesta ed esegue.
Dopo, e per almeno due settimane, Davide sparirà.
Non le scriverà.
Cancellerà la TL (per i neofiti è il wall).
Cancellerà i DM (Direct Message).
Sarà sempre disconnesso da Skype.
Introvabile in chat.
Johana non si dispera perché terminato il periodo di contrizione, il Newman 2.0 tornerà all’arrembaggio postando un pezzo pop inglese stile ballo adolescenziale, accompagnato da un “per te” con faccina sorridente che significa poco, ma è già qualcosa.

Meno male che Johana non sta solo con Davide, che tra l’altro vede solo online e da due anni.
Paolo, napoletano trentenne dal saluto ammiccante e il profilo importante, si fa vivo ogni quindici giorni e sempre con la stessa scusa. Abitudinario del sesso liquido, segno zodiacale scorpione, le racconta sogni sconci in cui la protagonista è lei ma anche tante altre.
Non si sono mai toccati se non durante una manifestazione: sinistra, moderata –insomma quella che c’è.
Sfortunatamente, Paolo non arrivava mai oltre il terzo DM, cioè quando Johana lancia un’esca un po’ più grossa, ma solo per assicurarsi che non sia cambiato niente.
Lui la accontenta e ogni volta si dà a gambe.

Massimo, anestesista milanese, di grosso ha soltanto i problemi: moglie insoddisfatta e depressa, stipendi sempre in ritardo, i soliti tempi che corrono e che lui proprio non riesce a fermare così come quei bugiardi “se ti avessi tra le mani”, che esigono sempre la stessa risposta e che –solo per compassione e materna tenerezza- Johana gli dà volentieri.
Massimo dal sorriso bianchissimo, sogna un fine settimana esotico con Johana e nel frattempo le invia e mail così poetiche da lasciarla ogni volta senza fiato e senza risposta.

Ogni giorno una distrazione, un potenziale errore e una sicura perdita di tempo. Come Matteo, ingegnere aerospaziale dal piglio da maschio alfa e mascella stile Bardem, che le promette orgasmi marziani, ma che per un motivo o per l’altro, fantasioso ma anche plausibile, riesce ormai da otto mesi a evitare di incontrarla live.
Se tra uno e l’altro raptus di passione, Matteo, Paolo e Davide si danno alla macchia, Johana può contare su “grassoeincorruttibile”, “logorroico” e “maschiozeta”, narcisisti pseudo artisti che si divertono a parlare di se stessi e se stessi e se stessi e delle grandi manie di cui sono ostaggio.

Johana ha molto da fare.
Icone cinquantenni e PIC ventenni, medici e architetti, nullafacenti e creativi, disoccupati e iperattivi, sposati e soli, passionali o freddi, si alternano con battute, buoni argomenti e risposte lasciate a metà.

Non si è nemmeno fatta mancare il vecchio compagno delle elementari dal colpo di nostalgia senile e il senso di colpa gigante.
A ogni e mail più trasgressiva seguono sul wall le seguenti pic: bimbo, bimbo e moglie, lui bimbo e moglie, lui, bimbo, moglie e nonna.
Johana pensa che abbia un bello sguardo e tanto le basta.
Di notte le invia brevi DM che dicono poco e in cui Johana, comunque, s’impegna, a trovare qualcosa d’interessante.

Lucio è silenzioso e la bracca con insistenti “mi piace”.
Ha quarant’anni circa e una bacheca che pare una casa in riva al mare abbandonata da anni.
Ogni volta che Johana ci capita le pare di sentire odore di chiuso e sabbia, di piccoli insetti defunti attaccati ai vetri delle finestre e i vecchi quotidiani, lì sul tavolo, sono stati piegati dall’umidità e dal calore.
Ha solo due foto, quelle del profilo, in cui mostra mezza faccia adolescente e pure sfuocata.
Chi sei? Gli ha domandato una volta.
Nessuno, ha risposto lui dopo due giorni e senza mettere neanche il punto fermo.
Johana è convinta che tutto quello spazio bianco sia, perché no, pieno di contraddizioni interessanti.
Per Lucio, immagina un’esistenza di passioni rosso fuoco e di lunghe assenze, di rimpianti così grandi da aver fatto fuori qualunque desiderio e speranza.

L’affaire più interessante è sicuramente Walter, avvocato genovese alto più di due metri con il quale Johana ha avuto un appuntamento al buio con sorpresa gigante, durata medio lunga e passione alle stelle.
Da quel petting animale a Villa Borghese, protetti da un largo tronco e da un folto cespuglio, non si sono più visti. Ogni volta che Johana pubblica una nuova foto o un autoscatto, Walter s’impegna a rivederla. Al più presto, le scrive.
Johana sa, e forse anche Walter, che non s’incontreranno mai più.

Stefano, posta foto di donne dalle grandi tette.
Va per luoghi comuni e delle volgarità che diffonde non gli importa niente, ma ha “quel Johana non sa che”, che la tira da morire.
Nelle foto, in cui maneggia vanga e zappa nella piccola masseria in Puglia, Johana si perde tra le pieghe dei pantaloni di velluto a coste troppo larghi per giudicare e le mani, abbastanza grandi per intuire.
È pieno di contraddizioni. Le grandi tette che affollano il suo wall c’entrano poco o niente con certe ammissioni: che la sua felicità non è che apparenza poco solida.
Come gli altri, anche lui resterà immobile nella sua icona ancora per un po’ prima di scomparire nel nulla ingoiato dai pixel.

Infine c’è Vittorio.
Lui è un uomo serio, un Klaus Kinski dal fisico bestiale. Il sabato e la domenica lo dedica allo sport compresa l’equitazione. Nella sua spasmodica ricerca della perfezione estetica ha trasformato il salotto di casa in un giardino zen.
Tra i vari interessi ha anche il disegno a china.
Perché non sia troppa confusione crea data base per ogni cosa, anche per la collezione di vinili e i reggiseno di sua moglie.
Vittorio non ha nessun account, almeno così dice.
Johana lo vede due volte al giorno, al mattino a colazione e la sera, quando è troppo stanco anche per parlare.
Dormono assieme da dieci anni, e tutto sembra andare bene.

(p.s. se vuoi confidare un segreto a Johana scrivi qui: Bibolotty@gmail.com)

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