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sabato 4 febbraio 2012

Teresa e l'amore masochista

Che ansia la Susanna e certe sue storie d’amore,
li prende tutti uguali: un po’ pazzi e senza cuore.
Ginetto il giornalaio che l’ignora al mattino,
ma quando arriva sera le fa pure l’occhiolino.
Lino il macellaio ha l’aria da gran maschio,
Ma quando sono insieme baciarlo è pure un rischio.


(Leopold Von Sacher Masoch)

Lucio il gommista che la porta sempre fuori,
solo una volta al mese sbollenta i suoi ardori,
Nino il gioielliere le fa tanti bei regali,
e in quanto a perversioni lui proprio non ha eguali.
Mario che è un gran figo e fa pure il gelataio
Le ha offerto il suo cuore pestato nel mortaio.

Pino l’elettrauto che mangia pane e ironia
La bacia e la ribacia e le dice –tu sei mia-.
Luca il dottore che le abita davanti,
le scrive poesie ma rimanda appuntamenti:
dice che ha timore e che trovi lei la cura,
perché lui dell’amore ha proprio tanta paura.


Giovanni il salumiere finge di non vederla
poi quando è da solo le domanda una sberla.
Abbassa la serranda e mette musica italiana,
e con lo spago del salame in ginocchio lui la umilia.
La lega e la offende, si mostra e si nasconde
è chiaro che così lui proprio la confonde.


Salvo l’esattore chiama un paio di volte l’anno,
si scusa del ritardo per l’ultimo appuntamento
- ma sono otto mesi che io ti sto aspettando-
- scusa cara mia, non me ne sono reso conto!-
E così tornano assieme per due giorni di passione
poi sparisce di nuovo ma le invia un regalone.

È questo il tipo d’uomo che a Susanna va a genio,
lui che al posto dell’amore offre solo martirio.
E non è la prima volta, la Susanna lei ci è nata
con la strana vocazione a essere umiliata.
Lei cerca l’uomo forte, lei cerca il maschio alfa,
perché lei nelle storie cerca proprio un’altra solfa.

Anch’io un tempo ho amato un tizio strano e oscuro,
lui parlava per metafore ma io ho tenuto duro,
diceva che per lui ero un po’ pericolosa,
ma davanti alla porta trovavo sempre una rosa.
Si negava e mi sfuggiva come un pesce nello stagno
E dopo tanto tempo non so più dov’è lo sbaglio.

Talvolta si fa sentire, sempre freddo e distaccato,
E io gli voglio bene perché ha il cuore malato.
Lui pensa che a star solo ci guadagna molte volte
Non sa cosa si è perso e le gioie che eran molte,
le mie torte, i tanti baci e le parole ardenti
-ti giuro sono diversa, credimi, accidenti!-.

Comunque la Susanna ora piange in cucina
L’ho trovata in casa sua al freddo in cantina.
Dice che l’amore è la solita manfrina
ti cura da un dolore e ti infligge nuova pena.
Lei passa così da un’emozione all’altra
E pensa in questo modo di essere una scaltra.

L’amore in generale dura solo un istante,
tre anni o forse quattro poi diventa latitante.
Ma lei si è fatta furba e lo trattiene per il cuore,
continuamente rimandando l’ora dell’amore.
Così le sembra sempre di restare adolescente
Quando della morte non ci frega proprio niente.

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