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giovedì 12 luglio 2012

Teresa e il ritorno in campo di B.

Ovvero: un futuro senza soluzioni
















No non posso crederci e mi sento avvilita
persino la farina oggi mi sfugge dalle dita
anche il rosso d’uovo mi sembra impazzito
e nel mondare l’aglio mi son tagliata un dito
Il basilico in giardino è pure avvizzito
e Pinuccio il fornaio ha perso la libido.

Silvio l’argomento che circolava in spiaggia
a rivederlo Premier ci giochiam tutti la faccia.
Sarebbe un’ecatombe, una catastrofe globale,
sarebbe come a dire voler la perdita e totale,
ma non è solo per B. la mia vera afflizione
ma per tutti quelli che, fanno opposizione.

Immagino Bersani ballar felice e gongolante
non deve più cercarla un’idea illuminante
nemmeno deve più sforzare il suo cervello
per poter tirare fuori un coniglio dal cappello.
Basta che ripeta il sempre uguale ritornello
che noi dobbiam sconfiggere Silvio matterello.

Sono tutti entusiasti i nostri esimi politicanti
che così privi d’idee accarezzano anche Monti
che si guardano tra loro ormai a corto di parole
che pur di rimanere lì si svenderebbero la prole.
Temo il vuoto che ci aspetta, non la rivoluzione:
per restare fermi troviam sempre motivazione.

Or che Monti il suo governo ci ha ridotti in povertà
come giusta ricompensa ci dà il ritorno dei pascià.
Ma chi è che glielo domanda, chi è che lo rivuole!
Ma non eran tutti quanti a urlar sotto al Quirinale
Cos’è ci siam scordati?, abbiam perso la memoria?
Oppure è solo un incubo e non è una storia vera!

Siam forse destinati a una vita così schifosa,
costretti a sorbettarci una politica rissosa
questi farabutti che continuano a campare
dei soldi di chi deve ogni giorno lavorare.
Dar da mangiare a chi non trova soluzioni
e cerca solo scuse e banali capri espiatori.

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