Ci sono blogger considerate/i geniali che scrivono tre righe
incomprensibili su Biagio Antonacci e si beccano applauso e bonifico. Io sto
qui a regalare storie e continuo a non avere l'amicizia o la stima
-intellettuale- di nessun direttore editoriale del cazzo (il
"cazzo"in questo caso qui è veramente indispensabile).
Nemmeno se ritornassi su Twitter riuscirei a ottenerla. Nemmeno se
a un Party, mostrandogli tette e gambe, gli raccontassi la balla che non ha mai
fatto buchi nell'acqua e che i suoi autori resteranno nella storia letteraria
del nostro Paese.
Perché c'è chi ha la fortuna di trovarsi nel posto giusto al
momento giusto, e l'innata capacità di capirlo, e chi come me si trova nel
camerino Gianni Amelio e lo caccia in malo modo perché deve concentrarsi sulla
parte.
Ci sono persone per le quali l'arte è l'unico fine, e quelle che la usano come mezzo per comprarsi un bell'appartamento. E sono
generalmente le stesse che, maligne, in questo stesso istante, leggendomi, si
stanno domandando se forse io non debba pormi il problema della qualità
letteraria di ciò che scrivo. Me lo pongo quotidianamente, come facevo quando
lavoravo in teatro, come a scuola, alla consegna del compito d’italiano. Tranquilli.
Così, per contrastare la tristezza che provo a guardare la realtà
per quella che è, piena di invidie e livori insensati, finalmente privata della copertura di un monitor, ho pensato
di aprire un altro Blog, altro indirizzo, altra forma e altro spirito, e l'ho
messo qui: http://bibolottymoments.wordpress.com/.
Un blog più diario che contenitore di racconti, che mi
tenga lontana dalla tentazione di ritornare sui social, dei quali tra l'altro,
grazie soprattutto alle decine di e mail quotidiane di amici
follower/following, non sento nessuna nostalgia ma che sarò costretta presto o tardi a riaprire.
Questo blog e le sue brevi storie continueranno a esistere per
allietare chi ritiene gradevole la mia scrittura, mia madre naturalmente per
prima, nella speranza che uno degli Editor cui quest’ultimo
mese ho inviato i miei romanzi, possa approfondire l'idea che si è fatto di me. Casomai
nelle case Editrici si fosse ricominciato a leggere manoscritti di sconosciuti, bypassando le Agenzie che
si fanno pagare centosettanta euro soltanto per appoggiare il loro pollice di
merda umettato di saliva (anche "merda" in questo caso qui è appropriato), sul manoscritto.
Tornando al nuovo blog, so per certo che non mi applicherò
abbastanza da riuscire a inserirlo sui motori di ricerca –e nonostante le
centinaia di articoli e tutorial-, né troverò una grafica più accattivante.
A tenermi impegnata fuori da qui, fuori dal Mac intendo, c’è tanto sole e mare, belle letture che,
per il momento, mi danno veramente tanto da fare. Anche i racconti e i nuovi
romanzi che nessuno mi ha richiesto mi danno da fare e pensare
abbastanza.
Così, se vi va, venitemi a trovare.
Vi voglio bene. E così sia...