Se te ne andassi con un altro non ti biasimerei, disse, poi
la guardò teneramente e non parlò più riprendendo a camminare sul selciato
bagnato di pioggia, con la sua abituale aria mesta, come se ancora nulla fosse
successo.
Amava l’autunno, l’aria frizzante del primo pomeriggio che
volge già al tramonto, il fumo dei caminetti accesi che disegna iperboli
bluastre nel cielo, la certezza di un futuro sereno che nonostante tutto persisteva
nella sua mente, ancora incredula di fronte al disastro che di lì a pochi
giorni avrebbe dovuto affrontare.
Avrebbe perso anche quella casa. La minuscola proprietà dei
nonni che resisteva tra gli ulivi da più di tre secoli sarebbe stata pignorata
come tutto il resto.
Lei aveva intanto raggiunto il muretto a secco e un
ciclamino solitario che ci era nato sopra, dentro, facendosi largo tra i sassi
con le sue deboli radici. Le somigliava, così qualcuno le aveva detto tanto
tempo prima, apparentemente fragile, colmo di insidie, selvaggio e spontaneo,
non bisognoso di cure.
Rise, e guardò l’uomo attraverso la lunga frangia che le era
calata sugli occhi come un sipario.
Non vi toglierete mai di dosso l’idea della donna da
sostenere e curare. Poi sospirò con forza, carezzando i fragili petali del
fiore.
L’abitudine del maschio italiano a vedere la donna come una
zavorra più che una compagna è dura a morire, disse ancora. Poi si voltò verso
la campagna seguendo il cinguettio allegro di un passero.
Amava l’autunno, i colori caldi che la natura metteva a
disposizione dell’uomo per contrastare l’arrivo del gelo e l’oscurità
persistente delle giornate, gli stormi che solcavano il cielo bluastro e
andavano a sud.
Le venne voglia di fare l’amore, quasi che il mondo intero
potesse crollarle addosso di lì a poco e non potesse perdere più nemmeno un
istante. Gli si accostò infilandogli la mano fredda nella tasca del giaccone e
fermò la sua, che faceva tintinnare a ritmo regolare alcune monete. Poi si
decise e lo baciò con foga, spettinando i suoi capelli radi, succhiandogli le
labbra che sapevano di sigaro, le orecchie, stanche di ascoltare frasi
consolatorie.
Andiamocene via!, gli sussurrò. Scappiamo, andiamocene
lontano!, gli disse, il viso incredulo di lui tra le sue mani
adesso calde, attive, incoraggianti. Quello che ti è rimasto, che riuscirai a
tenere, lo porteremo via, all’estero, in oriente, dove vuoi tu. Lì si vive con
poco e non avremmo nemmeno bisogno di lavorare.
L’uomo le prese le mani portandole sul morbido cachemire del
suo maglione, sul cuore che pompava lento.
Le sorrise con gratitudine e non disse niente.
Non sarebbe mai fuggito, pensava, non avrebbe mai lasciato i
suoi soci da soli a tamponare l’emorragia di quel fallimento, le sue figlie
potevano ormai fare a meno di lui, certo, ma lui no, non avrebbe mai potuto
fare a meno delle sue figlie.
E la collezione di pipe? Cosa ci avrebbe fatto con la sua
collezione di pipe in Indonesia? E i cani? Non pensava ai cani?
Sorrise di nuovo e scosse la testa riprendendo a camminare
verso la casa e le finestre che brillavano nel buio della luce calda del camino.
Lei lo seguì calciando un sasso. Attese che caricasse altra legna nel camino e
gli versò qualcosa da bere.
Sedette sulla poltrona, prese il libro dal tavolino e lo
aprì dove aveva lasciato il segno, e come faceva ogni volta dacché andavano lì,
come succedeva ogni volta da circa vent’anni, gli disse che quella poltrona era
ormai da buttare.
Bellissimo! Ma è un estratto di un libro in particolare o è frutto della tua fantasia?
RispondiEliminaCiao Francesca, grazie. è sempre fantasia. ;))
RispondiEliminaL'ho letto tutto di un fiato senza nemmeno deglutire, fino alla fine. Sembra ambientato in un paesaggio pugliese -il muretto a secco, gli ulivi- brava Bibolotty, come sempre, e poi la foto della bio , con la mitica sigaretta... , se puoi smetti di fumare, fa male... Lucky
RispondiEliminaGrazie Luky. E no, non smetterò MAI di fumare. Corro per fumare, medito per fumare, mi depuro per fumare. Mi piace e fumo da quando avevo dodici anni, quando lo stato pubblicizzava il fumo e i medici anche.
RispondiEliminaSolo perché fumi accetto che mi hai tolto la C dal mio nome. Ciao. Lucky
RispondiEliminaSolo una donna può raccontare dell'amore e della sua forza. Succede spesso che un uomo lotti e poi cede rassegnato: una donna che ama lotterà accanto al suo amore e non cederà:mai! Ps delizioso.
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